Il Ministero dello Sviluppo Economico ha emanato 2 decreti che riguardano anche la nostra area di crisi complessa Piceno-Val Vibrata e l’area cratere sismico (in parte coincidenti).
Comunque ci saranno due bandi con stanziamenti distinti, di cui ancora non si conosce l’esatto ammontare.
Riportiamo di seguito una sintesi ed i riferimenti ai testi completi dei due decreti.
Per accelerare il rilancio del sistema produttivo nei territori colpiti dal sisma del 2016 e 2017, il Ministero dello Sviluppo economico con decreto 22 dicembre 2016, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 3 febbraio u.s., ha esteso ai Comuni terremotati il regime di aiuto di cui alla legge 181/89.
Con dm-31-01-2017-ripartiz-risorse-l181 (in corso di pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale) il Ministero dello Sviluppo Economico approva la ripartizione delle risorse finanziarie disponibili per l’attuazione degli interventi di riconversione e riqualificazione produttiva di aree interessate da situazioni di crisi industriali di cui alla legge 15 maggio 1989, n. 181, come disciplinate dal decreto ministeriale 9 giugno 2015.
Nel testo si legge che:
- Agli interventi inseriti in accordi di programma relativi ad aree di crisi industriale complessa sono riservati 60 milioni di euro;
- ai programmi di investimento da agevolare nelle aree di crisi industriale non complessa, tramite procedura valutativa con procedimento a sportello, sono riservati 124 milioni di euro valere sulle risorse del Fondo per la crescita sostenibile.
- Una quota del predetto importo, pari a 44 milioni di euro, è accantonata in favore degli interventi disciplinati da accordi di programma.
- Le risorse così riservate, qualora non impiegate entro un anno dalla data di apertura dello sportello, sono utilizzate per fare fronte agli oneri derivanti dalle domande di agevolazioni presentate nei termini di apertura dello stesso sportello.
- Le risorse del Programma operativo nazionale “Imprese e competitività” 2014-2020 FESR, Asse III-Competitività PMI, pari a 80 milioni di euro, sono destinate agli interventi nelle aree di crisi localizzate nelle Regioni in ritardo di sviluppo (Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia) disciplinati da accordi di programma.
Infine, con successivo decreto ministeriale saranno determinate le risorse finanziarie da destinare all’applicazione del regime di aiuto di cui alla legge n. 181/1989 nei territori delle regioni Abruzzo, Lazio, Marche e Umbria interessati dagli eventi sismici del 2016.
Comuni inclusi nell’area di crisi Piceno-Val Vibrata
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